
MANUELA
BERNASCONI



La coreografa, performer e produttrice Manuela Margherita Bachmann Bernasconi è nata a Friburgo ed è cresciuta in Ticino, in Svizzera. Si è formata in danza classica, moderna, contemporanea, tip tap, flamenco, hip hop, canto e teatro a New York sotto la direzione di Katherine Campbell e Doug Graham, a Milano con Dmitri Chabardin ed Emanuela Tagliavia, in jazz sotto la direzione di Matt Mattox e in danza contemporanea al CND di Parigi. Tra il 2011 e il 2012 e 2019 si è formata in Gaga movement language in Israele presso la compagnia Batsheva Dance, sotto la direzione di Ohad Naharin. Dal 2007 la sua attività si divide tra performance, trasmissione e creazione nei campi della danza, del teatro, della performance e del cinema. Dal 2009 al 2016 ha collaborato come performer con la coreografa svizzera Nicole Seiler e ha diretto la compagnia MotoPerpetuo, in collaborazione con la coreografa Francesca Sproccati; dal 2017 lavora a creazioni indipendenti e attraverso Xocolat, per lo sviluppo di dinamiche artistiche alternative, principalmente in collaborazione con gli artisti Felix Bachmann Quadros e Claire Berbey. I suoi ultimi lavori sono DRIVE IN (2016), Solo Bête d'Amour (2017), Tu joues? (2018), FAKE (2019), REVES (in corso), GIVEINDIVEIN (in corso).


Come coreografa, performer e direttrice del movimento per le arti dello spettacolo, ho lavorato in varie forme con il linguaggio del corpo e la sua relazione con le parole. La traccia scritta del linguaggio, la traccia gestuale effimera, la traccia sonora orale, si mescolano alla concezione della danza nel mio percorso creativo. Le differenze che le parole predispongono nella percezione della realtà, guidano il mio lavoro anche nell'esplorazione del linguaggio coreutico. Negli ultimi dieci anni ho condiviso il mio processo artistico e la mia ricerca sulle maschere con il mio partner Felix Bachmann Quadros. Uso le maschere come strumenti di scrittura coreografica e come condensazione di cultura o come filtri: testo, tecnologia, costumi e corpo come maschere. Recentemente ho esplorato i limiti della realtà virtuale, abbinata a esperienze che permettono di alterare gli stati del corpo e della mente, portandoli a un rapporto catartico con il pubblico. Negli ultimi due anni sono stato profondamente influenzata dalla cultura tradizionale cinese e dalle scritture ideogrammiche. Uso l'immaginario fornito dall'I Ching, il libro cinese dei mutamenti, per nutrire le mie pratiche di movimento, come hanno fatto storicamente altri coreografi. Questa pratica alimenta la mia percezione della realtà in movimento e azione, dando una nuova dimensione alla creazione.
manuelabernasconi.com